Giovan Battista Rubini
 
Giovanni Battista Rubini, litografia di Josef Kriehuber, 1828



Giovan Battista Rubini, figlio del sarto Giambattista e Caterina Bergami, nasce a Romano di Lombardia il 7 aprile del 1794 è ricordato come uno dei maggiori tenori del secolo XIX e tra i massimi rappresentanti dell’arte lirica italiana. Nel corso della fortunata carriera collabora con compositori del calibro di Simone Mayr, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Franz Liszt, conquistandosi una fama internazionale: Rubini verrà ricordato come “l’usignolo d’Europa”. Tra i suoi colleghi si ricordano il soprano Pauline Garçia-Viardot e il basso baritono Antonio Tamburini.

Nel marzo 1843, la tournée europea porta Rubini a San Pietroburgo e subito dopo a Mosca, dove rimane fino a giugno. G.B. Rubini diventa uno dei principali protagonisti del decennio d’oro (1843-1853) della lirica pietroburghese riscuotendo in terra russa un successo strepitoso di pubblico e critica: tra i suoi ammiratori figurano intellettuali del calibro di F.M. Dostoevskij, K.P.Brjullov, V.G. Belinskij (che apprezza particolarmente la sua interpretazione nel ruolo di Edgardo in Lucia di Lammermoor[lettera n° 126]), il compositore M.I. Glinka. N.S. Leskov riserva alla figura di Rubini il sesto capitolo del suo racconto Inženery-bessrebrenniki (1887), ove i protagonisti hanno un’interessante conversazione con il tenore. Le principali riviste di approfondimento culturale (Repertuar i panteon, Literaturnaja gazeta, Biblioteka dlja čtenija, Sankt Peterburgskie vedomosti, Severnaja pčela) dedicano numerose ad entusiastiche recensioni a Rubini e agli altri membri della sua compagnia.

Non è dunque un caso che il 1º giugno 1843 G.B. Rubini riceva dall’Imperatore il titolo di primo cantante di corte.

Dopo un breve rientro a Romano di Lombardia durante il quale medita il ritiro dalle scene, G.B. Rubini riparte per San Pietroburgo e Mosca. In questo periodo, Rubini organizza un concerto di beneficenza per gli invalidi dell’Armata Russa ricevendo i complimenti ufficiali dell’Imperatore. Nel febbraio del 1845 Rubini pone fine ufficialmente alla sua carriera artistica. Rientrato in patria, non canta più, se non in rarissime e private occasioni, come una piccola recita in onore della Principessa di Russia presso Villa Carlotta a Como, proprietà del fratello Giacomo nel 1846.

Muore il 3 marzo 1854 per una malattia cardiaca.


[Per la biografia completa invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito della Fondazione Opere Pie Riunite Giovan Battista Rubini]


Bibliografia

Con la presente bibliografia s'intende fornire, nei limiti del possibile, un quadro esaustivo delle opere di carattere scientifico (articoli saggi, monografie) dedicati allo studio della figura del tenore bergamasco Giovan Battista Rubini e dei documenti (corrispondenze epistolari, memoriali, traduzioni commentate) legati alla fase russa della sua carriera musicale.

Si comincia, pertanto, dai materiali relativi alla biografia di G.B. Rubini: monografie, biografie e articoli a lui dedicati. Per meglio collocare l’esperienza di Rubini nel quadro storico di riferimenti abbiamo inserito anche una sezione dedicata ad opere di carattere generale. Si procede poi con i titoli relativi alla critica musicale russa dell’epoca e una sezione dedicata agli archivi dove sono conservati i documenti privati del tenore.



BIBLIOGRAFIA SU G.B. RUBINI

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CORRISPONDENZA PRIVATA DI G.B. RUBINI

Presso gli archivi della Raccolta museale “G.B. Rubini” è conservata parte della corrispondenza privata del tenore che testimonia l’enorme stima di cui Rubini gode negli ambienti intellettuali e presso la corte russa (a tale proposito, si veda l’articolo di M.C. Pesenti,Tenor Dž. B. Rubini v Peterburge: uspechi, vstreči, perepiska, in Mir russkogo slova, 3 / 2007, Sankt-Peterburg, p. 91 )

Presso la Civica Biblioteca “A.Mai ” è custodita un’altra parte della corrispondenza, risalente al periodo successivo il ritiro dalle scene (Riferimento archivistico: Specola Epistolari 674/23-45 e 53), di cui l'ultima in copia, e di una sua lettera ( Riferimento archivistico: 65 R 9 "Collezione di autografi e notizie"), inviata nel 1831 al conte Capecelatro.



Scheda a cura di: Alessandra Elisa Visinoni

Data ultimo aggiornamento: 21 febbraio 2017